Il rogolone | |
Quercus petrea | |
Si chiama
il “Rogolone” ed è uno dei più importanti e più belli fra gli
alberi monumentali d'Italia. E’ un rovere imponente, della specie
Quercus petraea, alto circa trenta metri e con una circonferenza di otto
metri. Si trova su un pianoro circondato dai boschi, in Val Menaggio, tra
il Lago di Como e il Lago di Lugano, al centro di uno squarcio erboso. Il
Rogolone ha probabilmente 600 - 700 anni ed uno stato vegetativo rigoglioso, nonostante una
evidente ferita, un
grande ramo tagliato qualche anno fa. La quercia è sottoposta, fin dal 1928,
a un vincolo di protezione da parte del Ministero della
Pubblica Istruzione, mentre oggi è sotto la tutela dell'Associazione Italia
Nostra. Qui si riunivano i saggi, gli anziani dei paesi circostanti per amministrare la giustizia e ratificare le decisioni più importanti. Un documento del '500, che si conserva ancora, registra l'incontro, sotto il Rogolone, dei rappresentanti di Beilate, Grona, Naggio e Grandola, per stabilire i confini dei quattro paesi e porre fine alle continue liti, prendendo a testimone del loro impegno la grande quercia, sacra alle popolazioni locali dai tempi più antichi, quando sotto le sue fronde si celebrava la "Festa della Primavera" e si tenevano riti magici e religiosi. Una seconda quercia
che si trova ai margini del grande prato, più piccola, ma anch'essa già
classificata come "albero monumentale", potrebbe testimoniare la
sacralità del luogo, delimitato un tempo da una corona di alberi, dei
quali due soltanto sarebbero sopravvissuti e da una sorgente che si trova
ancora oggi a cento metri dal Rogolone, la cui acqua purissima era
indispensabile per le antiche cerimonie religiose. da "polymath" Univ. di Torino - modificato
|
![]() |
|